"Sono senza parole, sta bruciando la Fenice, Venezia perde la sua Fenice". Queste le uniche parole che Massimo Cacciari, sindaco di Venezia, pu� esprimere davanti alle fiamme che devastano nella notte del 29 gennaio il cuore della musica della citt� lagunare. E come il sindaco, attoniti e spaventati, sono tutti i cittadini nel guardare a quella scatola vuota e inaridita in cui si � trasformato il loro teatro, il gioiello della musica, un tesoro per il mondo intero. Il tutto probabilmente ha origine verso le 20. Accorrono i primi testimoni e danno l'allarme. Nel giro di pochi minuti, quegli stessi brevi istanti sufficienti a trasformare la Fenice in un rogo, arrivano i Vigili del fuoco con tutti gli uomini disponibili, tre squadre da Venezia e due da Mestre. Tutta la provincia � mobilitata. | ||
Ma l'intervento, nonostante uomini e prontezza, non basta a fermare le fiamme. I canali, infatti, ironia della sorte, sono in secca a causa dello scavo dei fanghi e l'acqua non basta a placare le fiamme. I pompieri sono costretti a cercare l'acqua nei rii e canali pi� lontani, ma c'� poco da fare. Chi arriva a Venezia dal Ponte della Libert� intravede questa colonna rossa di fuoco alta almeno 50 metri, tanto fumo, e non ci pu� credere. E' uno scenario di altri tempi. Venezia brucia. Tutti accorrono nei pressi del teatro, la polizia cerca di frenare i curiosi, ma tutti hanno paura. Tutta l'area intorno al rogo viene evacuata, ma la gente si agita sempre pi�. Sar� una follia, ma il timore di perdere la propria casa, la propria citt� invade tutti. | Ore 21:30 - I pompieri sono all'opera per cercare di contenere le fiamme. | |
Ore 22 - Il teatro � ormai quasi completamente bruciato. | E il pericolo in effetti c'�. Il teatro, chiuso dall'agosto scorso per ristrutturazione, doveva aprire prossimamente. All'interno le bombole disposte recentemento nell'allestimento di nuovo impianto antincendio, rappresentano ora uno dei pericoli principali. Il fuoco divampa. Il centro storico � tutto sotto sopra. Nel cielo sopra il rosso spaventoso si leva un elicottero dei Vigili del fuoco che tenta di frenare dall'alto il divampare delle fiamme. Bisogna entrare e frenare le fiamme: si fanno saltare i cancelletti ed entrano. Arriva la mezzanotte e ancora le fiamme non si fermano. Tutto � crollato, la cupola cade, la Fenice all'interno � distrutta. Intorno � palpabile nell'aria l'agitazione e l'angoscia di chi tenta di frenare il disastro, ma sa che quel teatro tutto di legno ormai � divorato. Cos� per tutta la notte. | |
E' il 30 gennaio, mattina. Per chi arriva dalla terraferma Venezia appare in tutto il suo splendore. Una giornata limpida e ventosa e tutto appare come le altre mattinate. Eppure qualcosa � morto, qualcosa per Venezia e per il mondo si � spezzato. C'� cenere. Ma se la leggenda � ancora valida, forse c'� ancora una speranza. Che la Fenice rinasca dalle sue ceneri. |
Ore 22:30 - Un boato fragoroso. Il tetto è crollato. | |
Ore 23: I pompieri, dai tetti delle case vicine, tentano di arginare l'incendio. Le case adiacenti saranno salvate. |